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Proteggiti e proteggila

  • Immagine del redattore: studiorebecca
    studiorebecca
  • 4 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Esci dalle "prigioni" e torna a respirare libera/mente!


Quando qualcuno vuole diventare te. E tu devi salvarti.


Ci sono presenze che non entrano nella tua vita per condividere un cammino, ma per sostituirsi a te.


Non è un tema semplice. Non è neanche così raro come si pensa. Si tratta di dinamiche psicologiche complesse, a volte patologiche, che si manifestano attraverso l’imitazione ossessiva, l’annullamento dell’altro, la manipolazione sistematica. È una forma estrema e sottile di vampirismo energetico, dove la vittima diventa inconsapevolmente lo specchio da rompere per far brillare l’illusione di un’identità rubata.


Cosa succede, nel dettaglio?


All’inizio può sembrare un’ammirazione, un’amicizia, una connessione profonda. Ma poi noti che qualcosa cambia:


Inizia a vestirsi come te, a copiare il tuo modo di parlare, di scrivere, di muoverti.


Fa tue le idee, i progetti, persino le emozioni, come se le avesse sempre avute.


Ti imita nei gesti, a volte anche muovendo le labbra quando parli, come se stesse imparando la tua voce.


Si infiltra nei tuoi ambienti, creando terra bruciata intorno a te, parlando male di te di nascosto, invertendo i ruoli.


Ti fa passare per instabile, mentre lei/lui si mostra equilibrata, affascinante, persino saggia.


Infine, ti guarda come se fossi il riflesso distorto di lei/lui stessa/o. Come se tu non avessi più diritto di esistere se non attraverso i suoi occhi.


Questo è disturbo. Questo è abuso psicologico.


Queste persone possono soffrire di disturbo borderline di personalità, disturbo narcisistico, o nei casi più gravi, disturbo dissociativo dell’identità. Non spetta a noi diagnosticare, ma riconoscere i segnali, sì. E agire.


Come tutelarsi?


1. Tagliare i fili invisibili. Non serve un litigio esplosivo. Basta smettere di alimentare la connessione. Nessuna spiegazione, solo presenza altrove.


2. Tenere la propria identità sacra. Non raccontare tutto, non condividere ogni passo. Lascia spazi non accessibili.


3. Osservare i segnali del corpo. Se ti senti stanco, confuso, come se stessi perdendo te stesso, ascolta. È il tuo sistema di allarme.


4. Circondarsi di persone vere. Quelle che ti conoscono davvero, che ti riportano a casa, che non si lasciano abbindolare dalla maschera dell’altra persona.


5. Fare pulizia energetica e spirituale. Riti di protezione, bagni di sale, meditazioni di centratura: sono fondamentali.


6. Rivolgersi a professionisti. Se senti che la manipolazione è stata troppo lunga o profonda, un supporto psicologico può aiutarti a ricostruire il tuo centro.


Film che raccontano queste dinamiche:


Il cigno nero – una spirale ossessiva tra identità e proiezioni, tra ammirazione e annientamento.


Single White Female (Inseparabili) – una coinquilina che lentamente ruba vita, stile e identità.


Perfect Blue – un anime psicologico disturbante, che racconta lo sdoppiamento e la perdita del Sé.


The Roommate – una giovane donna si insinua nella vita della protagonista fino a volerla sostituire.


Non è estremo. È reale. Ed è invisibile.


Serve intuito, coraggio e amore per sé per accorgersene e interrompere il gioco. Ricorda: tu non sei una copia, non sei uno specchio, non sei un contenitore vuoto da riempire. Sei un essere sacro, intero. E nessuno ha il diritto di rubarti l’anima!

 
 
 

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