
La dignità non si negozia
- studiorebecca
- 10 set
- Tempo di lettura: 2 min
La dignità non si negozia
È dura essere donna oggi.
È dura scegliere la libertà e l’indipendenza, camminare con la schiena dritta, con la correttezza come bussola. È dura aver studiato, essersi formate, costruire professionalità e poi scontrarsi con un mondo che, nonostante le lotte delle donne, sembra volerci trascinare indietro di millenni.
Ho pubblicato soltanto il mio viso e la locandina del mio metodo. Eppure, il risultato è stato tragico: messaggi volgari, allusioni, mancanza di rispetto. Non ho mai esposto il corpo, ma è bastato mostrarmi come donna e come professionista.
Se una donna è piacevole e anche intelligente, questo non significa che sia a tua disposizione. E tu, uomo che scrivi con leggerezza e offendi gratuitamente: come reagiresti se trattassero così tua figlia?
La verità è che le parole possono ferire. La volgarità con cui certi uomini si pongono è violenza. Io questa violenza l’ho subita, e non la giustifico.
E sì, esistono uomini che hanno moglie e figli, eppure non esitano a trattare una professionista che presenta un corso di stretching come se fosse l’ingresso a un bordello. È un’amara verità: per molti la donna resta un oggetto, un contenitore, una proprietà. Non c’è più religione, e, non intendo quella canonica, ma la santificazione dell’anima.
Ma non voglio lasciare che il dolore spenga la speranza. Alcuni uomini in gamba ci sono, ed è giusto render loro tributo. E noi donne, andiamo a testa alta, senza piegarci.
Impariamo anche a difenderci: smettiamola di entrare in chat che diventano pericolose, perché i deviati mentali non sanno distinguere tra una pagina sponsorizzata e un annuncio equivoco.
La strada è ancora dura, ma la dignità non si negozia. La libertà e la professionalità di una donna meritano rispetto. Sempre.
✨ Non chinate il capo: il rispetto è la nostra vera rivoluzione.
Antonella Rebecca Spini
Una libellula con gli anfibi
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