
Sai porre dei limiti?
- studiorebecca
- 3 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
Il mio rituale di buona vita si chiama “Vaffanculo Evocativo”.
Perché?
Può sembrare uno scherzo. Può sembrare, tra virgolette, volgare.
Ma credetemi, ho studiato attentamente questo titolo.
Dovevo trovare un nome che raccontasse esattamente cosa succede quando sei una persona troppo empatica in un mondo che non accetta i no.
Un mondo dove la volgarità è talmente ovvia da diventare silenziosa, come un coro muto che rimbomba sotto pelle.
Perché chi è sensibile, elegante, educato…
Spesso si ritrova paralizzato, schiacciato dall’imbarazzo che gli altri ti buttano addosso con nonchalance.
Tu resti lì, con un groviglio in gola e nel ventre.
Mentre l’altro, sfrontato, maleducato, invasivo—sa benissimo che sta usurpando il tuo spazio. E non gliene frega niente.
Quella è violenza.
Psichica. Invisibile. Normalizzata.
Ecco perché ho creato il Vaffanculo Evocativo.
È un’arte rituale di difesa sottile, ma potentissima.
Ti insegna a rispondere senza arrivare al limite, senza esplodere, senza perdere la grazia.
A non aspettare di scoppiare per poi passare tu dalla parte del torto.
Perché quando non sai difenderti, trattieni tutto.
E quando finalmente reagisci, sembri tu quella sbagliata.
Il primo step del Vaffanculo Evocativo è questo:
Rispondere con decisa eleganza.
Non con gentilezza. Non con accondiscendenza.
Ma con la stessa fermezza che ha avuto l’altro nel calpestarti.
Perché chi è volgare e maleducato, deve ricevere lo specchio della sua stessa figuraccia.
Una bella figuraccia di cacca, detta poeticamente.
E ora ditemi:
Vi è mai capitato di sentirvi invasi, in imbarazzo, schiacciati dall’educazione mentre qualcuno vi passava sopra coi piedi sporchi?
Scrivetemelo nei commenti. Voglio sapere se anche voi avete bisogno del vostro Vaffanculo Evocativo.✨
Contenuti di Antonella Rebecca Spini
Una libellula con gli anfibi.
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