
Riflessione
- studiorebecca
- 20 lug
- Tempo di lettura: 1 min
Pensieri scalzi e tacchi a spillo...
"Te lo dico per il tuo bene"
Una frase che ho sentito più volte.Spesso precede una critica, un giudizio, a volte una vera e propria ferita.Eppure, si maschera da premura.
Ma io non mi abituerò mai.Perché chi ama davvero, chi si prende cura, trova parole che non tagliano.Non serve essere duri per essere veri.Non serve ferire per essere onesti.
Mi sono chiesta: perché tanta gente si sente in diritto di colpire, salvo poi giustificarsi con “lo faccio per te”?Forse è più facile così. Forse è un modo per non guardare le proprie ombre.Ma il bene, quello autentico, non urla, non giudica, non invade.Il bene vero è presenza, rispetto, ascolto.È uno sguardo che accompagna, non che scruta. È una mano che si tende, non che si alza.
E allora no, non mi abituerò.Perché il mio cuore ha imparato a distinguere: tra chi ti ama e chi ti corregge per controllarti.Tra chi ti sostiene e chi ti ferisce per sentirsi migliore.
E se devo scegliere, io scelgo ancora la gentilezza.Anche quando fa male restare delicati in un mondo che spinge a indurirsi
Antonella Rebecca Spini
Una libellula con gli anfibi
Commenti