
Libra
- studiorebecca
- 18 set
- Tempo di lettura: 2 min
La Bilancia è l’eco dell’armonia, il segno che danza sul filo sottile tra luce e ombra.
È bellezza che non si accontenta dello specchio, ma cerca riflessi più profondi, quelli dell’anima.
Chi la guarda da fuori la crede sempre dolce, gentile, pacata. Ma chi la provoca conosce l’altra faccia: quella capace di stendere con una frase affilata, con parole ricercate che diventano lame di cristallo. Nessuno si aspetta tanta precisione da un cuore che sembra votato solo alla pace.
La Bilancia è un cammino continuo verso il suo centro. Quando perde l’equilibrio può oscillare bruscamente, ma se ha imparato a conoscersi diventa imperturbabile: fredda e ferma come il marmo. In quei momenti persino il ghiaccio sembra caldo al suo confronto.
Quando decide che è “basta”, è una porta che si chiude senza più ritorno. Ma fino a quel limite regala infinite possibilità: ascolta, osserva, concede il beneficio del dubbio, anche quando avverte subito l’eco di una nota stonata.
La sua forza è questa: trasformare il caos in ordine, l’incertezza in chiarezza, il disequilibrio in una nuova armonia.
Perché la Bilancia non è solo il segno dell’equilibrio: è la sua eterna ricerca, la sua battaglia più luminosa.
E io sono della Bilancia.
Per questo mi definisco una libellula con gli anfibi e vivo formulando pensieri scalzi, indossando tacchi a spillo. Questa affermazione è da interpretare, ma non è una contraddizione: io sono pensieri scalzi e tacchi a spillo, ed è per questo che non conviene pestarmi i piedi gratuitamente e senza motivo.
Da brava Bilancia non sopporto le ingiustizie, né quelle rivolte verso di me, né quelle verso chi amo, e ancora meno quelle che schiacciano chi è più debole. Sono una Bilancia allo stato puro, e ne vado fiera.
✨ Frase finale per i social:
“Sono una Bilancia: armonia in ricerca, eleganza in battaglia. Bellezza che sa diventare spada quando serve.”
Antonella Rebecca Spini
Una libellula con gli anfibi

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