Camminando sotto la pioggia
- studiorebecca
- 15 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Tu arrivi con la pioggia
Parlo di te, Rock water.
Tu che non sei fiore, ma essenza.
Tu che divergi, silenzioso, da tutti gli altri.
Che scorri, che plasmi, che accarezzi.
Tu che nutri ogni cosa,
che sei ciclicità,
che sei il respiro del movimento.
Acqua di roccia,
memoria antica che scivola nella notte dei tempi,
abbracciando le pietre,
senza mai chiedere nulla.
Tu che scorri dalla fonte alla foce,
che dai vita alla vita,
perché l’essere umano nasce da acque rotte,
da un mare interno che si apre alla luce.
Tu che insegni la flessibilità ai cuori irrigiditi,
che sciogli i doveri troppo rigidi,
che inviti alla danza leggera dell’essere.
Questa mattina mi hai accarezzato i pensieri,
insieme a una melodia che cantava nella mia anima:
“Se piove, vaghi per la città…”
Un brano nato mentre il mondo riprendeva fiato,
mentre la guerra finiva e la libertà rifioriva.
Un’epoca in cui la musica portava speranza,
in cui ogni nota era un germoglio di rinascita.
E così sei tu, Rock water:
una carezza sottile che insegna a vivere,
non secondo regole, ma secondo il cuore.
Tu che da me sei profondamente amato.
Tu che arrivi con la pioggia.
Prova e vedrai...🎻
Un piccolo rituale di rinascita, dedicato a Rock water
Occorrente:
– un pizzico di sale grosso
– acqua corrente
– il brano "Age – Se piove, vaghi per la città"
1. Ascolta il brano, lascia che ti attraversi.
2. Prendi il sale tra le mani, come se tenessi un piccolo tesoro.
3. Sfrega delicatamente le mani tra loro, lasciando che il sale ti purifichi, simbolicamente e sottilmente.
4. Apri il rubinetto e porta le mani sotto l’acqua che scorre.
Immagina di diventare Rockwater: flusso, adattamento, grazia
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